venerdì 30 dicembre 2011

Dodicesimo Numero

Lo so che siamo stati cattivi quest'anno.
Il progetto doveva essere seguito meglio e con maggiore costanza. Il "memo" era nato come settimanale ed è finito per essere un "whatever"!
Ma la vita extra internet ci ha portato un pò di problemi da risolvere e ci ha sviato dal progetto principale.
Come proposito per il nuovo anno speriamo di continuare con la pubblicazione del John's memos, magari cercando di seguirlo con maggiore costanza...
In quest'ultimo numero ( ultimo del 2011...) non abbiamo colto i cambiamenti che sono in atto nel nostro paese e nel mondo intero. Forse la verità è che possiamo usare il "John's memos" solo come "scaccia pensieri", diversivo o semplicemente come passatempo.
Auguriamo ai nostri (pochi) lettori un felice anno nuovo e un futuro migliore, ed auguriamo a noi stessi di poter continuare, nel 2012, a pubblicare il nostro free-press.

BUON ANNO NUOVO!!!!!


John's memos n°12

John

lunedì 7 novembre 2011

Il valzer della speculazione


Strane notizie circolano, con clamorose smentite.
Sembra ovvio, le smentite sono il pane quotidiano nel nostro paese.
Stranamente questa notizia ha fatto tendere le orecchie a tutti! Europei, francesi, tedeschi e soprattutto italiani:
"Il premier si vuole dimettere, questione di ore."
In testa hai quotidiani capeggia Il Foglio di Giuliano "mangio anche 3 uova al giorno" Ferrara, grande amico del Presidente.
Super riunione in casa Mediaset e "no comment" della maggioranza come se piovesse.
Giusto il tempo di far calare lo "spread" da 490 (record) a 465, e permettere al nuovo presidente della BCE di comprare titoli di stato italiani.
Tra il branch e la merenda pomeridiana, tutto torna alla normalità, appunto: Il Presidente del Consiglio smentisce categoricamente le sue dimissioni.
Tutto regolare. Si va avanti, con le unghie ( laccate) e i denti ( in oro) fino alla fine della legislatura.
Per un attimo ci abbiamo creduto tutti, ma questa mossa non ha fatto altro che favorire una grande mossa speculativo.
Chi ci ha guadagnato? Chi ci ha perso?


venerdì 9 settembre 2011

Undicesimo numero!

Dopo aver superato non poche difficoltà, siamo riusciti finalmente a superare la soglia della decina!
L'undici, come l'uno, è un numero "primo" e quindi è come se fosse una rinascita. Infatti abbiamo deciso di rinnovare un tantino le nostre rubriche.
Abbiamo detto "so long" alla rubrica "Telegrammi dal Fronte", la guerra telegrafica, per sostituirla con "TreniTaglia", annunci, veri o presunti, di una compagnia di trasporti pirata.
Inoltre abbiamo una grande notizia per gli E-lettori dell' On. Seghella: è stato nominato Ministro. Racconterà i suoi progetti di sviluppo sociale nella rubrica "Il Ministrone".
Scaricate il pdf qui a destra.
Buona lettura.

Bob


John's memos N°11

sabato 6 agosto 2011

Le Mépris



L'amore nasce e muore.
Un fulmine.
Pochi istanti.
Si trasforma in disprezzo.

mercoledì 20 luglio 2011

La Assurda Dittatura degli Astrologi

Happy World - Burma, the dictatorship of the absurd from Happy World on Vimeo.




Molte delle decisioni prese dai generali che governano il Myanmar ( ex Birmania) sono state condizionate da astrologi e shamani. Come se le stelle e i pianeti si interessassero davvero dei problemi di un piccolo paese dell'Asia del sud.

Fatto sta' che le decisioni prese seguendo le stelle, la numerologia e ( chi sa') i sacrifici, hanno fatto in modo di mantenere la gerarchia e la dittatura per decenni ai danni di un popolo totalmente pacifico.

venerdì 1 luglio 2011

Numero 10

L'immaginazione e la creatività sono le qualità che distinguono l'uomo dall'animale.
La libertà di espressione è uno dei diritti fondamentali dell'uomo.
Senza immaginazione tutta la nostra esistenza si ridurrebbe ad una delle qualsiasi forme di vita di questo pianeta.
Immaginare il futuro o immaginare nuove macchine e nuovi strumenti di comunicazione, alimenta le speranze degli esseri umani verso una vita migliore.
Nulla è impossibile se c'è qualcuno che immagina sia possibile.
Alleghiamo qui accanto il nuovo numero del John's memos, dedicandolo alla creatività dell'essere umano che ci ha condotto, bene o male, nel 3°millennio

John

John's memos N°10

giovedì 16 giugno 2011

Treni Taglia #1

Din-Don
"Gentili signori passeggeri, la Treni Taglia vi da il benvenuto sul suo nuovo treno ad altissima velocità Laser3000.
Per i passeggeri di prima classe ricordiamo che è possibile usufruire delle hostess per qualsiasi necessità, come chiederle di soffiarvi nella cannuccia per fare le bolle più grosse nel vostro cocktail.
Ricordiamo ai clienti della seconda classe che è vietato salire a bordo con vivande al sacco e che sono obbligati a non rivolgere la parola ne lo sguardo al controllore mentre mostrano il biglietto, preventivamente obliterato, anche se interpellati . I trasgressori saranno puniti con 100€ di multa e 15 vergate.
Questo messaggio non verrà trasmesso per i passeggeri di terza classe.
Grazie per aver scelto la Nostra compagnia per andare dove vogliamo Noi"
Din-Don

Treni Taglia Comunication

lunedì 6 giugno 2011

Il diritto di non sorridere

Come un imperatore che non sopporta che i suoi sudditi non gli sorridano, il re-nano riprende i funzionari che non si mostrano felici quando lui si presenta. Il potere ha bisogno di compiacersi, soprattutto nei momenti di declino, e non sopporta di essere trattato in modo normale, con la solennità dell'uguaglianza. L'imperatore-imprenditore non trova niente di meglio che segnalare, a voce alta e davanti alle molte telecamere, che la signorina scrutatrice non sorride come lui vorrebbe. Lei che non si alza e non fa l'inchino. Ed il re non è abituato a trattare con donne che non gli sorridono, con le cortigiane che non rispondono ai suoi desideri.

A volte c'è ben poco da sorridere. Essere giovani in Italia nel 2011, inseguendo i 170€ dei compensi elettorali, e sperare di avere lo stesso lavoro per i prossimi tre mesi. Forse il nanoscopico re sole non lo capisce tutto questo, e continua ad esigere che tutti gli sorridano in ogni momento. Proni al suo interminabile e splendido potere, anche se nel suo regno tutto va a rotoli, e pronti a ridere per la prossima barzelletta, come negli spettacoli di cabaret.

Ma alla fine c'è anche dell'altro. Forse alla ragazza passa per la testa tutto questo, ma trova infine la forza per replicare all'imperatore: è certa che avrà qualcosa per cui sorridere.

A differenza dell'imperatore.


guke


[http://www.repubblica.it/politica/2011/05/31/news/berlusconi_e_la_vendetta_della_scrutatrice_vince_pisapia_e_allora_sorride-17014505/?ref=HREA-1]


John's memos N° 9

martedì 26 aprile 2011

"Scorie" editoriale di Giovanni De Mauro-Internazionale 15/21 aprile 2011

"L'uomo moderno è comparso sulla Terra duecentocinquantamila anni fa. E almeno duecentocinquantamila sono gli anni necessari alle scorie provenienti dal cuore del reattore di una centrale nucleare per raggiungere un livello di radioattività non dannosa.
Nessuno, per ora, è riuscito a trovare un sistema per ridurre questo tempo né per smaltire o conservare le scorie in modo sicuro. Oggi vengono sotterrate, ma è difficile immaginare come sia possibile far sapere algli esseri umani che abiteranno sul nostro pianeta tra migliaia di anni che in quel deposito, in quella cava, in quel magazzino ci sono rifiuti pericolosissimi.
Il nucleare è una tecnologia che può produrre energia, ma anche vittime e distruzione, e non è un caso se uno dei suoi primi usi è stato in una guerra.
Naturalmente si può sempre sperare che prima o poi qualcuno riesca ad inventare un sistema per eliminare le scorie. Per ora su questo tema i sostenitori del nucleare sorvolano in modo elegante, come se fosse un problema secondario, invece è fondamentale. Perchè mettere soldi e ricerca in una fonte energetica che produce rifiuti pericolosi per migliaia di anni è pura follia."

"Scorie" editoriale di Giovanni De Mauro-Internazionale 15/21 aprile 2011

VIVA IL SI!

martedì 12 aprile 2011

Diego Garcia - L'atollo confiscato

Quasi nessuno conosce la storia di Diego Garcia. Non è un giocatore di baseball ispanico ne uno studente spagnolo in erasmus, ma una piccolissima isola paradisiaca nell'Oceano Indiano appartenente, almeno sulla carta, al Regno Unito.
Qui pero' non trovereste degli indigeni che girano semi nudi, ma solo militari americani ed inglesi che mangiano hamburgers e fanno surf. Infatti l'isola è meglio conosciuto come "Camp Justice", cioè una delle piu' grandi basi militari americane tra le oltre 700 fuori dai confini nazionali.
Tramite un accordo segreto tra il governo britannico ed il governo americano, nel 1967, venne deciso a tavolino, e truccando le carte in tavola, che i 2000 residenti di allora, dovevano sloggiare.
La gestione dell'isola veniva data agli U.S.A. con un contratto di 70 anni.
Gli abitanti dell'isola vennero deportati, o meglio "gentilmente accomodati", nelle Mauricius ed in Inghilterra.
Attualmente la base ospita 2000 soldati, una trentina di navi, un aeroporto militare, una stazione satellitare, nonché un deposito nucleare, ed un sacco di intrattenimento per i militari.
Durante la Guerra del Golfo, quella in Afganistan e quella in Iraq, dall'isola sono partiti molti B-52 e la base ha acquisito sempre più importanza per la "politica estera" americana e per il controllo dell'Oceano Indiano.
Da quasi 50 anni, gli llois si battono per la restituzione del loro paradiso, senza avere giustizia dai tribunali britannici.Ora ricorreranno alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, nella speranza di poter ritornare nella loro terra.

http://www.youtube.com/watch?v=8nNAL_0rktA

http://www.youtube.com/watch?v=H8k_RFuBDzk&feature=related


John

martedì 5 aprile 2011

Ottavo Numero - Il Clown

Dedichiamo questo numero a chi ci dava per dispersi.
A quelli che aspettano con pazienza sulla riva di un fiume che passi il cadavere del loro nemico.
Agli aquilani, cittadini senza una città ed al circo della democrazia.
Vi lasciamo con l'editoriale di C-Nik dal titolo "Il Clown":

"E cosi' si attende per l'ennesima volta la capitolazione del giullare piu' famoso al mondo. Un clown che non si strucchera' mai davanti al suo pubblico, che non rivelera' mai il suo nome, ma continuera' per anni a intrattenere l'arena con simpatiche giocolerie (in)costituzionali e con barzellette volgari che fanno ridere vecchi e bambini. Sarebbe capace di dirigere la maratona tv in soccorso dei pagliacci malati tutto da solo, senza neanche l'appoggio di una vespa o di un fido cane, seppellendoci con una grassa risata."



John's memos N°8

mercoledì 23 marzo 2011

Oliver North song - American Dad! - ITA




Vendita di armi. Contrabbando di droga. Imposizione di dittature militari/religiose. Massacro di migliaia di civili.
Si fa di tutto per contrastare il comunismo nel proprio "Backyard".
Per ricordarne un paio: Irangate , squadrone della morte, Pinochet

"Liberiamo" editoriale di Giovanni De Mauro da Internazionale 5/11 Novembre 2010

Quel che è peggio è che ci ha colonizzato. Ha colonizzato la vita politica e il dibattito culturale, le chiacchiere nei bar e la pausa pranzo, la televisione, la radio, pagine e pagine di giornali e libri, ha colonizzato le barzellette e lo sport, il linguaggio di tutti i giorni e l'immaginario erotico di uomini donne, i nostri comportamenti e le nostre paure, ha colonizzato telefonate e email, Facebook e YouTube, ha colonizzato anche la sinistra e il sindacato, l'economia, la religione, le alule dei tribunali, ha colonizzato anni della nostra vita, ore e ore delle nostre conversazioni, delle nostre attenzioni, dei nostri interessi. Ha colonizzato perfino i sogni. Ha colonizzato la nostra vita privata e la nostra mente. I suoi guasti continueranno a farsi sentire a lungo, affioreranno nei tic, nei modi di dire, nei gesti. Anche per questo, prima ce ne liberiamo e meglio è.

Giovanni De Mauro da Internazionale 5/11 Novembre 2010

domenica 13 marzo 2011

The time is now: settimo numero

Apriamo il settimo numero con il nostro editoriale dal titolo "The time is now":

"Gli abbracci patetici del nostro presidente del consiglio con il colonnello Gheddafi sono l'altra faccia dell'atmosfera paternalistica e bonaria che avvolge la nostra politica da 20 anni. La complicità che può stipulare il potere è alle volte imbarazzante. Per fortuna ai libici non è importato molto sapere che il premier del più vicino paese europeo simpatizzava per il loro dittatore. Come non gli hanno fatto paura le migliaia di morti che il colonnello ha seminato, per azzerare le rivolte. E noi speriamo che qualcuno nel mondo continui ad avere il coraggio di sfidare il potere.
A quando la fine del nostro "colonnello"? "

Continuate a seguirci ed a scriverci a john.s.memos@gmail.com

Guke

John's memos N°7

sabato 19 febbraio 2011

Sesto Numero

Vista l'ondata di rivolta che ha colpito il Nord Africa, non potevamo non dedicare almeno una rubrica ai popoli arabi in rivolta nel nuovo numero del John's memos.
Guarda caso, sfogliando il dizionario per la rubrica "Parolando", ci siamo imbattuti giust'appunto in 2 parole di origine araba molto interessanti:
Fellaga, guerrigliero anti colonialista algerino/tunisino, e Fellah, che significa "contadino egiziano ".
Inoltre, dedichiamo la sezione "Film-o-crat" alla nostra generazione HI-Tech, che ha realizzato (in parte) e superato le fantasie di molti registi di fantascienza, inserendo un monologo di Johnny (Keanu Reeves) protagonista del film "Johnny Mnemonic", regia di Robert Longo, tratto dal romanzo "la notte che bruciammo Chrome" di William Gibson, uno dei padri del Cyberpunk.


Continuate a seguirci numerosi!



John

John's memos N°6

martedì 15 febbraio 2011

Il Domino

Parlando della rivolta tunisina dello scorso gennaio e quella egiziana delle ultime settimane non è difficile spiegare l'effetto domino che ha colpito il mondo arabo.
Finalmente dopo anni di dittatura "soft" i due popoli hanno trovato il coraggio di scrollarsi di dosso i leader corrotti ed i regimi di polizia segreta e di povertà.
Tutti conoscono il gioco del domino, e tutti sanno l'allusione che se ne fa quando inizia una reazione a catena che è difficile fermare. L'Algeria, lo Yemen, il Marocco e la Libia, sono gli altri paesi arabi che minacciano di esplodere. Ma ce n'è un'altro che si affaccia sul Mediterraneo che rischia l'esplosione, ed è l'Italia.
Sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo è apparsa la stessa notizia:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/01/14/visualizza_new.html_1640390210.html

http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-12083491

http://www.elpais.com/articulo/internacional/Berlusconi/sera/juzgado/abril/prostitucion/menores/cohecho/elpepuint/20110215elpepuint_9/Tes

http://www.lemonde.fr/europe/article/2011/02/15/la-justice-italienne-decide-d-un-proces-immediat-contre-silvio-berlusconi_1480303_3214.html

Il premier italiano indagato per prostituzione minorile, sarà processato il 6 aprile per direttissima.
Molti italiani sostengono che ci sia una dittatura soft nel loro paese dal 1994, quando Berlusconi vinse le elezioni con la stessa coalizione che gli ha permesso di vincere le altre 3 volte (A.N., Lega). Altri sostengono che non sia mai esistita la dittatura. Ma c'è una minoranza che pensa che la dittatura ci sia dagli inizi di trasmissione delle sue reti televisive. D'altra parte, è nota a tutti l'appartenenza di B. alla loggia massonica P2 e quali fossero gli obbiettivi di questo folle gruppo di uomini in giacca e cravatta.

Se venisse arrestato B. per prostituzione minorile, la vicenda potrebbe essere paragonato all'ironico arresto di Al Capone, cioè per non aver pagato le tasse! O anche come per il Golpe in Honduras nel 2009 dove il Presidente Zelaya fu deposto dalla Corte Suprema per violazione della Costituzione.
In realtà il clima di rassegniazione generale ci fa capire che sarà difficile liberarsi di B., visto il suo potere economico e mediatico. Ci toccherà aspettare fino al 6 aprile, sempre che non estragga un'altra carta dalla manica e si salvi ancora...proprio come nelle avventure a fumetto dei Supereroi.
Una cosa è certa, l'Italia è una delle pedine del Grande Domino del Mediterraneo, in attesa di essere colpita.


Bob.

domenica 13 febbraio 2011

Quinto Numero:#05

Siamo giunti al quinto numero! Purtroppo non riusciamo a mantenere le scadenze che ci prefissiamo e quindi cerchiamo di pubblicare il John's Memos quando possiamo!
Cercate di vederla non come una mancanza di rispetto nei confronti del lettore, ma più come una "sorpresa" inaspettata!
In questo numero troverete molto interessante la guerra"ispano-americana", detta anche la "splendid little war" o "El desastro del '89", che ha segnato la morte definitiva dell'impero spagnolo, durato 400 anni, e l'inizio dell'impero nordamericano.
Abbiamo dedicato la rubrica "Parolando" al Presidente del Consiglio italiano e la rubrica "Per citarne uno..." al Principe di Salina, due personaggi che hanno "contribuito" a fare ed a disfare l'Italia a 150 anni di distanza l'uno dall'altro.
Continuate a seguirci numerosi e ad inviarci email all'indirizzo

john.s.memos@gmail.com .


John

John's memos N°5

martedì 1 febbraio 2011

Quarto Numero!!

Siamo già al quarto numero di "John's memos"!
I migliori esperti del settore ci davano per spacciati già dal secondo e invece li abbiamo sbalorditi e sconvolti un'altra volta.

In questo numero troverete la seconda parte della "Guerra dell'oppio" nella rubrica Telegrammi dal Fronte ed un attualissimo dialogo tra il giudice Mariano Bonifazi e l'imprenditore Luciano Santenocito, protagonisti del film "Nel nome del Popolo italiano" (1971) di Dino Risi.

Scaricate il Pdf da Google Docs, tramite il link qui a destra ( o qui in fondo) e continuate a scriverci su

john.s.memos@gmail.com

John.


John's memos N°4

giovedì 13 gennaio 2011

Numero tre!

Dopo la pausa delle festività, siamo tornati con il nuovo numero del John's memos, disponibile da scaricare in formato pdf sul lato destro dello schermo!

Troverete, nella rubrica WeekLink, il documentario " La isla de las flores" di Jorge Furtado sulla civiltà moderna. Scoprite qual è il codice http correlato tra i siti web consigliati.

Inoltre, la rubrica "Telegrammi dal fronte" si occupa, in questo numero, della prima guerra dell'oppio, scontro armato anglo-cinese per il controllo del mercato asiatico.

John


John's memos N°3