lunedì 6 giugno 2011

Il diritto di non sorridere

Come un imperatore che non sopporta che i suoi sudditi non gli sorridano, il re-nano riprende i funzionari che non si mostrano felici quando lui si presenta. Il potere ha bisogno di compiacersi, soprattutto nei momenti di declino, e non sopporta di essere trattato in modo normale, con la solennità dell'uguaglianza. L'imperatore-imprenditore non trova niente di meglio che segnalare, a voce alta e davanti alle molte telecamere, che la signorina scrutatrice non sorride come lui vorrebbe. Lei che non si alza e non fa l'inchino. Ed il re non è abituato a trattare con donne che non gli sorridono, con le cortigiane che non rispondono ai suoi desideri.

A volte c'è ben poco da sorridere. Essere giovani in Italia nel 2011, inseguendo i 170€ dei compensi elettorali, e sperare di avere lo stesso lavoro per i prossimi tre mesi. Forse il nanoscopico re sole non lo capisce tutto questo, e continua ad esigere che tutti gli sorridano in ogni momento. Proni al suo interminabile e splendido potere, anche se nel suo regno tutto va a rotoli, e pronti a ridere per la prossima barzelletta, come negli spettacoli di cabaret.

Ma alla fine c'è anche dell'altro. Forse alla ragazza passa per la testa tutto questo, ma trova infine la forza per replicare all'imperatore: è certa che avrà qualcosa per cui sorridere.

A differenza dell'imperatore.


guke


[http://www.repubblica.it/politica/2011/05/31/news/berlusconi_e_la_vendetta_della_scrutatrice_vince_pisapia_e_allora_sorride-17014505/?ref=HREA-1]


John's memos N° 9

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