"L'uomo moderno è comparso sulla Terra duecentocinquantamila anni fa. E almeno duecentocinquantamila sono gli anni necessari alle scorie provenienti dal cuore del reattore di una centrale nucleare per raggiungere un livello di radioattività non dannosa.
Nessuno, per ora, è riuscito a trovare un sistema per ridurre questo tempo né per smaltire o conservare le scorie in modo sicuro. Oggi vengono sotterrate, ma è difficile immaginare come sia possibile far sapere algli esseri umani che abiteranno sul nostro pianeta tra migliaia di anni che in quel deposito, in quella cava, in quel magazzino ci sono rifiuti pericolosissimi.
Il nucleare è una tecnologia che può produrre energia, ma anche vittime e distruzione, e non è un caso se uno dei suoi primi usi è stato in una guerra.
Naturalmente si può sempre sperare che prima o poi qualcuno riesca ad inventare un sistema per eliminare le scorie. Per ora su questo tema i sostenitori del nucleare sorvolano in modo elegante, come se fosse un problema secondario, invece è fondamentale. Perchè mettere soldi e ricerca in una fonte energetica che produce rifiuti pericolosi per migliaia di anni è pura follia."
"Scorie" editoriale di Giovanni De Mauro-Internazionale 15/21 aprile 2011
VIVA IL SI!
martedì 26 aprile 2011
martedì 12 aprile 2011
Diego Garcia - L'atollo confiscato
Quasi nessuno conosce la storia di Diego Garcia. Non è un giocatore di baseball ispanico ne uno studente spagnolo in erasmus, ma una piccolissima isola paradisiaca nell'Oceano Indiano appartenente, almeno sulla carta, al Regno Unito.
Qui pero' non trovereste degli indigeni che girano semi nudi, ma solo militari americani ed inglesi che mangiano hamburgers e fanno surf. Infatti l'isola è meglio conosciuto come "Camp Justice", cioè una delle piu' grandi basi militari americane tra le oltre 700 fuori dai confini nazionali.
Tramite un accordo segreto tra il governo britannico ed il governo americano, nel 1967, venne deciso a tavolino, e truccando le carte in tavola, che i 2000 residenti di allora, dovevano sloggiare.
La gestione dell'isola veniva data agli U.S.A. con un contratto di 70 anni.
Gli abitanti dell'isola vennero deportati, o meglio "gentilmente accomodati", nelle Mauricius ed in Inghilterra.
Attualmente la base ospita 2000 soldati, una trentina di navi, un aeroporto militare, una stazione satellitare, nonché un deposito nucleare, ed un sacco di intrattenimento per i militari.
Durante la Guerra del Golfo, quella in Afganistan e quella in Iraq, dall'isola sono partiti molti B-52 e la base ha acquisito sempre più importanza per la "politica estera" americana e per il controllo dell'Oceano Indiano.
Da quasi 50 anni, gli llois si battono per la restituzione del loro paradiso, senza avere giustizia dai tribunali britannici.Ora ricorreranno alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, nella speranza di poter ritornare nella loro terra.
http://www.youtube.com/watch?v=8nNAL_0rktA
http://www.youtube.com/watch?v=H8k_RFuBDzk&feature=related
John
Qui pero' non trovereste degli indigeni che girano semi nudi, ma solo militari americani ed inglesi che mangiano hamburgers e fanno surf. Infatti l'isola è meglio conosciuto come "Camp Justice", cioè una delle piu' grandi basi militari americane tra le oltre 700 fuori dai confini nazionali.
Tramite un accordo segreto tra il governo britannico ed il governo americano, nel 1967, venne deciso a tavolino, e truccando le carte in tavola, che i 2000 residenti di allora, dovevano sloggiare.
La gestione dell'isola veniva data agli U.S.A. con un contratto di 70 anni.
Gli abitanti dell'isola vennero deportati, o meglio "gentilmente accomodati", nelle Mauricius ed in Inghilterra.
Attualmente la base ospita 2000 soldati, una trentina di navi, un aeroporto militare, una stazione satellitare, nonché un deposito nucleare, ed un sacco di intrattenimento per i militari.
Durante la Guerra del Golfo, quella in Afganistan e quella in Iraq, dall'isola sono partiti molti B-52 e la base ha acquisito sempre più importanza per la "politica estera" americana e per il controllo dell'Oceano Indiano.
Da quasi 50 anni, gli llois si battono per la restituzione del loro paradiso, senza avere giustizia dai tribunali britannici.Ora ricorreranno alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, nella speranza di poter ritornare nella loro terra.
http://www.youtube.com/watch?v=8nNAL_0rktA
http://www.youtube.com/watch?v=H8k_RFuBDzk&feature=related
John
martedì 5 aprile 2011
Ottavo Numero - Il Clown
Dedichiamo questo numero a chi ci dava per dispersi.
A quelli che aspettano con pazienza sulla riva di un fiume che passi il cadavere del loro nemico.
Agli aquilani, cittadini senza una città ed al circo della democrazia.
Vi lasciamo con l'editoriale di C-Nik dal titolo "Il Clown":
"E cosi' si attende per l'ennesima volta la capitolazione del giullare piu' famoso al mondo. Un clown che non si strucchera' mai davanti al suo pubblico, che non rivelera' mai il suo nome, ma continuera' per anni a intrattenere l'arena con simpatiche giocolerie (in)costituzionali e con barzellette volgari che fanno ridere vecchi e bambini. Sarebbe capace di dirigere la maratona tv in soccorso dei pagliacci malati tutto da solo, senza neanche l'appoggio di una vespa o di un fido cane, seppellendoci con una grassa risata."
John's memos N°8
A quelli che aspettano con pazienza sulla riva di un fiume che passi il cadavere del loro nemico.
Agli aquilani, cittadini senza una città ed al circo della democrazia.
Vi lasciamo con l'editoriale di C-Nik dal titolo "Il Clown":
"E cosi' si attende per l'ennesima volta la capitolazione del giullare piu' famoso al mondo. Un clown che non si strucchera' mai davanti al suo pubblico, che non rivelera' mai il suo nome, ma continuera' per anni a intrattenere l'arena con simpatiche giocolerie (in)costituzionali e con barzellette volgari che fanno ridere vecchi e bambini. Sarebbe capace di dirigere la maratona tv in soccorso dei pagliacci malati tutto da solo, senza neanche l'appoggio di una vespa o di un fido cane, seppellendoci con una grassa risata."
John's memos N°8
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