A Tallin, nel'700, viveva il notaio Turder. Uomo molto rispettato e ligio al dovere, che godeva dell'amicizia di alte cariche. Una sera ricevette una missiva anonima.
Aprì con cautela la lettera e lesse: "La sventura si abbatterà su di te se entro 10 giorni non manderai questa lettera ad almeno 10 persone. Fatto il misfatto, persa la testa e ci sarà la festa."
Il notaio, perplesso, ripose la lettera. Chi era il mittente? Credervi o no? E perché proprio lui?
Mentre rifletteva, si coricò.
L'indomani si svegliò più debole del solito, si guardò allo specchio e vide un enorme bubbone in viso.
Spaventato, si ricordò della lettera e corse nello studio. Sudando di terrore, prese la penna ed inizio a scrivere. Con la mano tremante appose il timbro sull'ultima lettera ed una fitta al cuore lo stroncò all'improvviso. Il suo corpo esanime venne rinvenuto sulla scrivania e le lettere vennero tutte inviate, onorando le sue ultime volontà.
Tratto da:
Storie brevi e senza pietà
storia Vincenzo La
adattamento Marco Taddei
adattamento Marco Taddei
disegni Simone Angelini
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